La convivialità dei pranzi trascorsi in famiglia e il profumo di ragù che si diffonde per la casa, sono ricordi che ognuno di noi custodisce con affetto. Se poi si è cuochi, allora diventano la grammatica per creare piatti dal carattere genuino e sincero. Fernando Rizzello – giovane e promettente cuoco salentino – fa della tradizione gastronomica salentina il tratto distintivo della sua cucina, esprimendo il legame che lo lega alla sua terra.
Mai come in questi giorni di quarantena, dove regna l’incertezza e spesso anche la paura, la cucina può rivelarsi terapeutica, in grado di distrarre la mente dai cattivi pensieri e di impegnare la creatività di ognuno di noi. <<La cucina mi fa sentire vivo e mi da la possibilità di sfoderare la parte migliore di me stesso – afferma Rizzello – potrei stare sempre in cucina, la passione per il lavoro mi permette di non avvertire la stanchezza>>.

Fernando Rizzello – come vedremo – racconta la cucina come un percorso avvincente, fatto di progressivi miglioramenti. Dalla sua storia si comprende che sognare è bello ed importante, per procedere con grinta, ma non deve mancare il senso della concretezza e dell’umiltà. La sua missione? Diffondere con i suoi piatti l’immagine più gustosa del Salento, fatta di ingredienti genuini e di specialità che trasudano passione artigianale.
Cucina tra passione e vocazione
A soli 14 anni Fernando Rizzello è già consapevole della sua vocazione per la gastronomia. Per questo decide di frequentare l’Istituto alberghiero di Ugento (LE). Al termine delle giornate di lezione e laboratori pratici, il giovane ha modo di osservare il mondo della cucina da una prospettiva più reale. Suo zio lo invita a trascorrere del tempo libero nel suo ristorante, dove acquisisce familiarità con l’ambiente, con gli utensili ma anche con il calore e i vapori, aspetti della cucina che sottopongono i cuochi a dura prova.

<<Affiancando mio zio sul lavoro, ho scoperto una passione magnetica per la cucina – spiega Fernando Rizzello – durante gli anni di scuola mi sono fatto le ossa lavorando in diversi ristoranti, ambienti che mi hanno insegnato a non arrendermi di fronte alle difficoltà ma anche ad apprezzare le soddisfazioni>>. Si ottiene un’idea di crescita personale derivante dal percorso di cucina, che insegna non solo il prezioso mestiere di chi prepara da mangiare ma anche a superare i propri limiti. <<Devo a mio zio la tenacia che mi ha trasmesso, una forza interiore che permette di raggiungere gli obiettivi. Tra i suoi consigli – prosegue il cuoco ventitreenne – quello di approfondire studiando e al tempo stesso lavorare, anche gratis qualora dovesse servire. Ne giova la preparazione professionale, un requisito importante per poter diventare un grande chef>>. La storia di Fernando Rizzello conferma che la cucina è un mondo fatto di sapori, di segreti tramandati e di bravi maestri.
L’accademia Campus Etoile Academy
Dopo la formazione presso l’Istituto alberghiero di Ugento (LE), Rizzello ha deciso di arricchire il suo bagaglio formativo con un master di specializzazione presso il campus Étoile di Tuscania, un borgo nel nord del Lazio. Quì ha avuto la possibilità di entrare in contatto con i mentori del mestiere, chef qualificati che lo hanno indirizzato verso un percorso di eccellenza, dove la cucina non è frutto di casuali abbinamenti ma una disciplina che impegna l’anima, l’ingegno ed il cuore di ogni gastronomo.

Nell’ accademia di cucina l’apprendista chef ha avuto modo di conoscere i segreti della gastronomia italiana, un repertorio che attinge i sapori dalle materie prime di ogni regione. Fernando Rizzello ricorda del suo periodo di formazione il rapporto affiatato con suoi compagni di corso e la sana competizione che si crea quando tanti promettenti talenti si incontrano. L’odore della farina e dalla pasta fatta in casa deve essergli rimasto impresso dopo le numerose e coinvolgenti lezioni sulla pasta, alla scoperta delle diverse specialità regionali.

<<Quando ci hanno chiesto di riprodurre un piatto legato ai nostri ricordi, non ho esitato a scegliere le sagne ‘ncannulate con sugo alle costine di maiale – spiega Fernando Rizzello – un piatto legato ai pranzi domenicali nella mia famiglia. Per la preparazione delle sagne, tipico formato di pasta salentino, ho dato sfoggio alla manualità che ho appreso da mia nonna, esperta depositaria di questa arte>>. Poiché la cucina ad alti livelli richiede una vocazione, non è sbagliato definire i docenti chef vere e proprie guide spirituali. <<Ringrazio lo chef Antonio Paolino, lo chef Luigi Naccarato, lo chef Simone De Siato, Lo chef Danilo Giuranno e la chef Sara Torresi per avermi trasmesso tanti preziosi contenuti>> afferma Fernando Rizzello.
Instagram, condivisione di saperi e sapori
Il social network Instagram è ormai il terreno fertile per molti profili che sfoderano i propri attacchi d’arte in gastronomia. Fernando Rizzello ha fatto tesoro della potenzialità del social network fotografico per arrivare nelle case dei suoi followers, dispensando consigli e condividendo i passaggi delle sue preparazioni attraverso le Stories.

<<Grazie all’aiuto di un mio amico, gestisco il mio profilo Instagram cuoco Rizzello dove trovo lo spazio per diffondere la mia passione per la cucina, attraverso piatti semplici che si possono replicare a casa>> afferma il cuoco salentino. <<Fra le ricette che propongo ai miei amici followers, non mancano i piatti della tradizione salentina, come le immancabili sagne ncannulate, ceci e pasta (detti ciciri e tria), le melanzane ripiene, fave e cicoria, le pittule (frittelle levitate simili alle pettole natalizie) e il buon pane fatto in casa>> spiega Fernando Rizzello.

Tra le sue specialità non mancano i prodotti dolci: <<esprimo il mio meglio nelle torte, fra cui la Mimosa che è la mia preferita, e dolci della tradizione come le zeppole di San Giuseppe>> afferma il giovane cuoco. <<Nella mia cucina troverete sempre una grande attenzione per la qualità delle materie prime – prosegue Rizzello – passione che ho acquisito in famiglia e che è profondamente radicata nel Salento, terra di operosi agricoltori >>. Tra i progetti del nostro cuoco intervistato – oltre a completare il percorso di formazione iniziato a Tuscania, con i cinque mesi di stage – quello di aprire un ristorante con pochi coperti e una grande attenzione per il cliente, al centro di un’esperienza gustativa di qualità.
Non possiamo che fargli un grande in bocca al lupo e augurargli il meglio per il futuro!
23 risposte su “Cucina salentina, una sinfonia di sapori”
Non conoscevo questo giovane chef, quante prelibatezze che vedo. Ho di nuovo fame sebbeno ho da poco finito di cenare
Grazie per aver apprezzato 😉
Che cibo invitante
Si vede chiaramente che c’è amore e tradizione
Si, un percorso fatto di dedizione e tanta passione per il lavoro 😉
Non sono una chef ma ho un bel po’ di amici cuochi e pasticceri e la loro passione la vedo proprio, non solo dalle foto su instagram, ma dall’amore che ci mettono anche solo a scegliere gli ingredienti da mixare tra di loro. è bello che ci siano Accademie in Italia che insegnino la tradizione locale e italiana e che ci siano giovani promesse come Fernando pronte per mettere in atto questo sapere e farcelo assaggiare. I piatti sembrano tutti ottimi e davvero sfiziosi.
Grazie mille per il tuo prezioso commento Erika, condivido con te l’idea che molti ragazzi lavorano con autentica passione e Instagram è un mero veicolo di comunicazione. Ancora grazie per il contributo 😊
che meraviglia questi piatti tipici, devono essere una vera bontà
Verissimo, esprimono la passione artigianale e un gusto irresistibile 😉
Dalle parole dell’intervista riesco a percepire la grande passione e l’impegno di Fernando. Penso proprio che lo seguirò su instagram. Vorrei infatti imparare a preparare le sagne ‘ncannulate con sugo alle costine di maiale: già pregusto il loro sapore.
Maria Domenica
Sono un vero capolavoro di arte bianca, le mitiche sagne salentine. Seguendo Cuoco Rizzello potrai trovare tanti preziosi spunti per creare ed abbinare al meglio prodotti come la pasta fatta in casa 👍😉💛
Hai detto bene, mai come in questo periodo la cucina diventa più che terapeutica! Io poi che odio cucinare perché sono negata sto riscoprendo sapori e divertimento nello sperimentare anche se sembra sempre sia scoppiata una bomba in cucina. 😀
Detto questo invidio tantissimo la passione e il talento di Fernando, mamma mia che bei piatti! *_*
Buona giornata
Luna
Sono contento che tu abbia apprezzato questa storia di nuovi talenti e prelibati piatti 😉 La cucina è una continua messa alla prova di se stessi, mai arrendersi di fronte alle difficoltà 👍💛
In bocca al lupo a questo giovane chef, che ha passione e competenza.
👌🎉😊
Le foto dei piatti sono davvero belle! Penso che i social stiano esplodendo ancor di più nell’ambito food!
Non conoscevo questo giovane chef, ne la sua storia, leggere il suo percorso professionale é stato interessante. I suoi piatti sono talmente invitanti che viene voglia di assaggiarli tutti, per quanto sono belli e sono sicura che sono anche buonissimi.
Bisogna organizzare un tour in Salento, alla scoperta delle prelibatezze culinarie locali 😁😉👌
Voglio una di quelle zeppole in foto, solo gradandole sembrano una vera squisistezza. Leggere il percorso lavorativo di questo giovane e talentuoso chef é sato interessante.
Grazie 😉
Ciao hai ragione cucinare è terapeutico e si sperimenta nuovi piatti, bella quest’iniziativa e le ricette presentate
Grazie mille Cristina 😊💗
Le tagliatelle al ragù sono uno dei miei piatti preferiti insieme al pasticcio. Buonissimi
Sono contento che abbiate apprezzato il tema enogastronomico. Tanti cari saluti 😉